27 Settembre 2008 - 10 Ottobre 2008 ROMA, Seicentesco Palazzo Maffei Marescotti - Rassegna Antologica "Paolo da Fermignano, un tributo a Bramante e Raffaello"
Nel 2007 l’artista realizza la Rassegna Antologica Itinerante dal titolo “Paolo da Fermignano un Tributo a Bramante e Raffaello“ con la quale il Comune di Fermignano (PU) – Marche, apre ufficialmente le Celebrazioni Bramantesche, per protrarsi sino al 2014 per i 500 anni dalla morte. Nell’occasione si festeggiano i 500 anni dalla posa della prima pietra a Roma, Basilica di San Pietro in sintonia con la Santa Sede Romana, il Vaticano quando nel 1503 Papa Giulio II affidò a Bramante la direzione dei lavori, sostituito alla Sua morte da Raffaello Sanzio.
La Rassegna intende preannunciare anche le Celebrazioni a Raffaello Sanzio, suo conterraneo, del 2020.
Durante la mostra viene proiettato il catalogo in film documentario DVD Video Digital Betacam 16/9 di cui l’artista è autore, produttore, regista e sceneggiatore mentre le riprese ed i montaggi sono della Gama Movie Produzioni di Gabrio Marinelli, testo di Gianni Rossetti, voce Luca Violini. Il catalogo comprende tutti i dipinti del Tributo e quelli della personale a Roma, Palazzo Barberini, Saloni d’Onore della Lupa, Circolo Ufficiali delle Forze Armate d’Italia (per la quale è pervenuto per l’occasione tributo d’affetto del Capo dello Stato Dott. Ciampi).
La mostra viene pubblicizzata anche da spot televisivi in varie TV che coprono le regioni: Lazio Marche, Romagna e Umbria.
Per l’inaugurazione è pervenuto un messaggio augurale del Presidente della Repubblica Dott. Giorgio Napolitano ed intervenuto, fra gli altri, eccezionalmente il Maestro Pittore Josè Van Roy Dalì, figlio del grande Pittore catalano Salvador Dalì.
Per il tributo a Donato Bramante Architetto e pittore (Fermignano 1444, Roma 1514), nativo della stessa città dell’artista, sono stati realizzati dipinti: su angoli caratteristici di Fermignano, tratti da riproduzioni di artisti del passato, di alcuni progetti realizzati dal Bramante in varie città d’ Italia come: Città del Vaticano, Roma, Urbino, Todi, Vigevano etc.
Per il tributo a Raffaello di Urbino, città di fronte a Fermignano, valle del Metauro – Montefeltro, (grande fonte d’ispirazione per l’artista), contemporaneo di Bramante, avendo lavorato insieme a Roma S. Pietro dirigendone i lavori dopo la sua morte, sono presentati lavori su scorci particolari della sua città di Urbino, da suoi autoritratti originali etc.
Su Paolo da Fermignano vi sono dipinti tratti dai ricordi vissuti di vita contadina nella seconda metà del ’900, che oltre allo scorrere delle stagioni tendono a sottolineare diversi valori come la solidarietà, fondamentalmente e principalmente l’unione e fedeltà della famiglia ed a rispettare e ringraziare la Terra per i suoi meravigliosi doni (Sua Santità Giovanni Paolo II ha avuto occasione di benedire già nel 1989 la sua attività artistica). Alcuni di essi provengono dalla Rassegna presentata a Roma, Palazzo Barberini, Saloni d’Onore della Lupa, Circolo Ufficiali delle Forze Armate d’Italia, per la quale è pervenuto un tributo d’affetto del Capo dello Stato Dott. Carlo Azelio Ciampi. Un particolare dipinto cm 100 x 200 ricostruisce ”La Storia della Basilica di S. Pietro“ con Bramante e Raffaello intenti ai loro lavori. Sono tutti lavori ad olio su tela con una tecnica colori cromatici che si rifà al ‘500. La Rassegna omaggio ai due grandi protagonisti ed interpreti del Rinascimento da un artista della stessa terra natale con la priorità, in primo luogo di portarsi da Fermignano a Roma. dove hanno dato il massimo della loro espressione artistica.
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Inaugurazione Mostra
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Da sinistra: Prof. A.Pasolino; Comm. G.Maggi; Prof. Pizziconi; Vice Sindaco di Fermignano Avv. A.Guidarelli; Artista; Josè Van Roy Dalì
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INAUGURAZIONE Sabato 27 Settembre alle ore 18,00 presso il seicentesco Palazzo Maffei Marescotti, "Galleria della Pigna", Via della Pigna 13 A, ove vige la extraterritorietà Vaticana (Palazzo dell'ex Vicariato di Roma), al centro di Roma, vicino al Pantheon (dove giace la tomba di Raffaello), Montecitorio, Fontana di Trevi, Piazza Navona, Chiostro del Bramante.
Prevista la presenza di illustri Personalità e Autorità, civili, militari, religiose e dell’arte, tra cui Josè Van Roi Dalì; troupe televisive, radio e della carta stampata.
Sarà presente l’originale del dipinto “La Tartufara”
Orario: dal lunedi al sabato: Mattino su prenotazione, pomeriggio 16:00 - 20:00
Si organizza pullman da Fermignano a Roma per il giorno 27 Settembre per visita a Roma e Mostra, ritorno in serata, per informazioni contattare i numeri: 0722 332237; 0722 330417; 3290141186
Prenotazioni entro il 20 Settembre
INFORMAZIONI:
COMUNE DI FERMIGNANO
Ufficio cultura Tel 0722 331728
www.comune.fermignano.pu.it
UCAI ROMA
Galleria La Pigna Tel. 06 6781525
www.ucairoma.it
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Artista, D.ssa P.Gentili; Josè Van Roy Dalì; Attore-Presentatore A.Blasetti; Prof. A.Pasolino
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Josè Van Roy Dalì, Artista, Prof.ssa Aurora Simone Massimi
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20 Ottobre 2008 COMUNICATO STAMPA Rassegna "Paolo da Fermignano, un tributo a Bramante e Raffaello".
COMUNICATO STAMPA Da Fermignano (22 Dicembre 2007 – 03 Febbraio 2008) a Roma (27 Settembre – 10 Ottobre 2008), Città Eterna, l'ambita Rassegna , un percorso, anzi un viaggio pittorico esemplare nella sua limpida concretezza, per la qualità delle opere e dal modo di presentarle, dai richiami storici che si propongono visivamente al visitatore, ha reso tributo d'omaggio al ricordo dei due grandi geni marchigiani. Anche per evidenziare la valenza intrinsecamente emozionale, in valori e necessità di un'espressione piena, fatta di elementi speculari dell'arte, riflettenti la storicizzazione di un grande evento. Un ambizioso progetto, aperto a Fermignano, città di Donato Pascucci detto il Bramante, meta di un percorso ben articolato sulle tracce di quei luoghi che lo hanno visto lavorare, avente come seconda tappa aurea Roma. Un evento, quello della rassegna artistica di Paolo Fraternali, detto - anche lui nato a Fermignano come il Bramante - che si caratterizza a livello di grande risonatore artistico, aprendo ufficialmente le Celebrazioni di Donato Bramante e del suo successore Raffaello Sanzio da Urbino, per i 500 anni della posa della prima pietra, a Roma, della Basilica di San Pietro, inerente all'incarico di Papa Giulio II della direzione dei lavori.
L'attesa - curata nello spazio e nelle luci delle eleganti sale storiche - cerimonia di Inaugurazione, di sabato 27 Settembre, patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Lazio e Marche, e dei Comuni di Roma, Fermignano e Urbino, della Provincia di Roma, di Pesaro e Urbino, dell'Arcidiocesi di Urbino, e dell'Unione Cattolica Artisti Italiani, dell'Accademia dell'Arte , dello stilista di moda Piero Guidi nonché l'adesione di numerosi logo commerciali. Impreziosita ancor più, dalla Illustre diretta adesione, mediante il messaggio augurale del Capo dello Stato Dott. Giorgio Napolitano, con quello altrettanto prezioso intervento della Santa Sede Vaticana, col personale messaggio augurale, e con la Santa Apostolica Benedizione impartita del Santo Padre Benedetto XVI, ingemmando e accrescendo di bene in meglio in calore d'emozione, valori e importanza della manifestazione, meraviglie di novità durante l'attesa dell'inaugurazione. "L'artista non fa solo riferimento alla storia, crea la storia" dice Paolo Fraternali, mentre visitiamo la mostra, e aggiunge "che l'arte ha bisogno di umiltà e pensiero trascendente, intimo, umano ". Più che una Rassegna di opere di scontato successo -anche per vibrante immediatezza cromatica del protoimpressionismo pre-divisionista pittorico ricco di luce assoluta e sintetismo figurale, è stato per gli esperti ed i critici una ricerca sui contenuti delle opere. Il percorso si snoda per nuclei di aggregazione tematica che fanno capo ad un particolare quadro, mirabilissimo e di grandi dimensioni, pietra angolare e prologo della rassegna, ricostruente la Storia della Basilica di San Pietro, con Bramante e Raffaello al loro lavoro . Per tutto il tempo della Cerimonia e oltre il protrarsi di chiusura , meta di visitatori hanno affollato il percorso espositivo con l'eccelsa tela a olio, alla lirica fontana della vita della nuova Basilica in costruzione. L'onore della sala è riservato in primis agli inviti, tra illustri Autorità e Personalità Civili, Religiose, Militari e dell'Arte, ammaliati davanti alla riproduzione degli autoritratti di Bramante e Raffaello. Una chiara esaustiva testimonianza di un avvenimento non comune, di grandi attese e di quel pubblico, della bella colta mondanità culturale, che accorre ed ama sostare ammirato, che si entusiasma davanti alle opere notevoli. Per il sorprendente interesse e richiamo di un largo afflusso di visitatori, provenienti per l'occasione, da Fermignano e Urbino, con in testa rappresentanze pubbliche ed il Sindaco di Fermignano, in abito da cerimonia e sciarpa tricolore delle grandi occasioni, c'è da scommettere che le dispute che hanno animato il dibattito storiografico sul Bramante, troveranno nuovi spunti per altre tappe espositive, luoghi e tracce che lo hanno visto al lavoro, da Milano a Vigevano, Pavia e ancora Roma, con la famosa scalinata di Palazzo Barberini. Un pubblico colto ed esigente che ha decretato il largo successo, attento e ammiratissimo intorno ai quadri a olio di Fraternali di grandi e medie dimensioni. Senza nessuna pretesa di retorica, nella maggior parte, un pubblico più motivato, quello dei suoi concittadini, orgoglioso ed emozionato per l'affetto e la stima, emotivamente quasi accampato, a circondare l'illustre artista concittadino, di quelle meritate attestazioni di plauso e di calorosa simpatia. Una eterogenea di invitati e di visitatori, uno sfoggio di intelligenza e sensibilità, accomunate dal filo circolare della soddisfazione, dunque, tra intenditori e amatoriali dell'arte e occasionali visitatori coinvolti dall'indotto rappresentativo dei quadri e dei loro contenuti.
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Tutti affascinati, per una Personale di pittura che si snoda, ospitata nel Seicentesco Palazzo Maffei Marescotti, "Galleria la Pigna", ove vige la extraterritorialità Vaticana. Per poi uscirne e toccare il suo imperdibile acme nella visita alla bramantesca fontana di Piazza Barberini. Una che ha registrato la presenza di eccellenti personalità della cultura, di galleristi, artisti ed esperti dell'arte, del giornalismo televisivo, della diplomazia, e dello spettacolo, della migliore qualificata cultura romana, tra cui vale sottolineare la partecipazione illustre dell'eminente professor Mario Scaffidi Abbate, storico, scrittore, critico, saggista, giornalista, la cui fama culturale lo accompagna dovunque, di grande latinista e di traduttore dal greco degli antichi classici. Per lo spettacolo, la brillante partecipazione del noto attore romano Angelo Blasetti, che ha brillantemente coinvolto, intrattenendo e deliziando i presenti con la recitazione di poesie in romanesco e dei grandi poeti europei. con versatilità professionale e estro non comune di memoria. Ancor più per l'attesa presenza, quale ospite d'onore, della migliore qualificata rappresentanza della cultura artistica nazionale ed europea. Saggiatore delle cose antiche e delle cose buone della contemporaneità, il Maestro Pittore Josè Van Roy Dalì, figlio del grande pittore catalano Salvador Dalì, il cui intervento, la sua spontanea disponibilità nel concedersi, ha galvanizzato fin dall'inizio il pubblico in sala, per l'immagine frizzante, solare, fresco e intimo personaggio dei salotti televisivi, sereno ed effervescente al tempo, interprete dell'arte pittorica europea. Dunque, quello che più ha magnetizzato ed affascinato il pubblico è stata la pacata serena disponibilità del personaggio - nella fisionomia e nel brio somigliante molto al celebre padre - nel concedersi alle numerosissime domande che lo hanno affollato, molto imprinting di originalità, sulla rivoluzionaria novità della pittura di Paolo da Fermignano, la cui tecnica e l'uso dei colori si avvalgono all'eloquenza della scuola di quelle medesime tecniche pittoriche che si rifanno, già nel colore, al '500. Al purismo del '500, prima ancora della Maniera. Spirito dell'arte e poesia del colore, luce assoluta definita dal senso metafisico di quel suo pensiero, tra ombre e loro metafore di memorie e vissuti. Altrettanto galvanizzante l'esordio della presentazione critica ufficiale condotta dal professore Alfredo Pasolino, che ha saputo catalizzare interesse ed attenzione degli specialisti dell'arte come nei palati critici più raffinati, con una dotta disquisizione filosofica tra Arte Antica, quella della Rinascenza che < percorre lo spazio, cogliendone la prensile assimilazione dello sfumato leonardesco, che intenerisce i suoi incarnati, vela e inumidisce di sensazioni i suoi scorci di paese e gli arditi tagli raffaelliani, della linfa vitale di quei capolavori> e Moderna. Quella sulle forme sciolte e disciolte nel pigmento fondale, vera epigrafe del moderno nell'arte di Mario Merz : "Se la forma scompare la sua radice è eterna". Trovando un punto di convergenza e una chiave risolutiva nella pittura di Paolo da Fermignano, alla diatriba tra i sostenitori del che avanza, con la classicità rigenerante del Purismo e della Maniera, nella pittura del '500, propria del tempo di Bramante e di Raffaello : < Se l'età dei lumi ha spento l'arte in Europa ( per il troppo spulciare in fondo della Ragione), Paolo da Fermignano segna il ritorno allo stile figurativo splendore della Rinascenza, manifestando nei critici : stupendissima meraviglia nel suo pensare pittura. Per la sua capacità rinnovante la Tradizione del Passato, senza mai spegnere la fiamma e lo spirito del dialogo tra Antico e Moderno: quella delle nostre radici cristiane. Un significato fondamentale attorno al quale Paolo ha contribuito, con le sue scelte, e la sua maturità dialettica. E' proprio la corrispondenza tra Trascendenza del pensiero umanista dell'arte cristiana, tra storia, verità, fede e razionalismo. Da sottolineare un secondo focus delle meraviglie espositive di rapinosa suggestione: il quadro dell'ormai famosa , a detta di molti, la dell'Arte Moderna.
Le celebrazioni perdureranno fino al 2014. Prossimamente la Rassegna sarà ospitata in prestigiosi palazzi, ancora a Roma, Pesaro ed in altre città in Italia ed all’estero.
La mostra è scaricabile dal sito internet www.papale-papale.it, dove sarà disponibile per un anno intero.
Prof. ALFREDO PASOLINO - corrispondente Stampa - Critico internazionale e storico dell'arte
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